Test IRTA Moto2 Jerez de la Frontera
Franco Morbidelli Julian Simon Team Italtrans
Ultimi test dell'inverno; la prossima volta che le moto scenderanno in
pista, sarà per conquistare punti. Qui, in Andalusia, il team ha lavorato
soprattutto sulla messa a punto, che sarà perfezionata nelle prime
sessioni, in Qatar, con le moto in assetto da Gran Premio.
Franco Morbidelli (1'42”936 – 14°) “Tre decimi in meno, e sarei stato quinto: c'è una compressione paurosa. Immagino cosa sarà il primo giro, in gara: io, di solito, nel corpo a corpo mi difendo bene, quindi... Per quello che riguarda la posizione, qui ai test, non posso essere soddisfatto, ma il distacco è relativamente contenuto, ed è una nota positiva. I ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario. La cosa più difficile, per me, è mantenere il ritmo costantemente alto, cosa assolutamente necessaria per non scivolare in retrovia, anche se non mi sento a posto con la moto: non la conosco ancora abbastanza. Non ho mai girato in Qatar, e mai di notte. Insomma, sarà davvero un debutto totale. Guarderò cosa fa Julian, ed imparerò da lui”.
Julian Simon (1'43”024 – 15°) “La caduta di ieri deve aver compromesso in qualche modo la moto, perché oggi, terzo ed ultimo giorno, ho sofferto per una vibrazione importante. Non fosse stato per questo, sarei contento: abbiamo lavorato bene, ed effettuato molte prove per applicare il set-up che preferisco alla moto 2014. Però, sinceramente... basta test. Non vedo l'ora di scendere in pista, e tuffarmi nel ritmo del Gran Premio. Intanto, grazie a tutti...”.
Roberto Locatelli (consulente tecnico) “In nove giorni di test, Franco è riuscito a collocarsi stabilmente tra i migliori quindici; il prossimo passo sarà portarlo rapidamente tra i primi dieci. Con Julian, il percorso dovrà essere più rapido: partire nei primi dieci, per collocarsi rapidamente nei primi cinque. Questo, per noi e lui, deve essere la stagione del raccolto”.
Luigi Pansera (Team Manager) “Abbiamo concluso in crescendo, ma il reale rapporto di forze, la gerarchia in campo, verrà solo dai dati e dai risultati dei primi Gran Premi: ciò che sarà successo da Doha a Jerez sarà la vera immagine della squadra e delle nostre possibilità. I test sono condizionati da troppi fattori, e le condizioni delle moto e dei piloti impossibili da valutare esattamente. Abbiamo raccolto risultati, dal lavoro invernale, ma dobbiamo insistere senza mollare mai”.
2014-09-03
Franco Morbidelli (1'42”936 – 14°) “Tre decimi in meno, e sarei stato quinto: c'è una compressione paurosa. Immagino cosa sarà il primo giro, in gara: io, di solito, nel corpo a corpo mi difendo bene, quindi... Per quello che riguarda la posizione, qui ai test, non posso essere soddisfatto, ma il distacco è relativamente contenuto, ed è una nota positiva. I ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario. La cosa più difficile, per me, è mantenere il ritmo costantemente alto, cosa assolutamente necessaria per non scivolare in retrovia, anche se non mi sento a posto con la moto: non la conosco ancora abbastanza. Non ho mai girato in Qatar, e mai di notte. Insomma, sarà davvero un debutto totale. Guarderò cosa fa Julian, ed imparerò da lui”.
Julian Simon (1'43”024 – 15°) “La caduta di ieri deve aver compromesso in qualche modo la moto, perché oggi, terzo ed ultimo giorno, ho sofferto per una vibrazione importante. Non fosse stato per questo, sarei contento: abbiamo lavorato bene, ed effettuato molte prove per applicare il set-up che preferisco alla moto 2014. Però, sinceramente... basta test. Non vedo l'ora di scendere in pista, e tuffarmi nel ritmo del Gran Premio. Intanto, grazie a tutti...”.
Roberto Locatelli (consulente tecnico) “In nove giorni di test, Franco è riuscito a collocarsi stabilmente tra i migliori quindici; il prossimo passo sarà portarlo rapidamente tra i primi dieci. Con Julian, il percorso dovrà essere più rapido: partire nei primi dieci, per collocarsi rapidamente nei primi cinque. Questo, per noi e lui, deve essere la stagione del raccolto”.
Luigi Pansera (Team Manager) “Abbiamo concluso in crescendo, ma il reale rapporto di forze, la gerarchia in campo, verrà solo dai dati e dai risultati dei primi Gran Premi: ciò che sarà successo da Doha a Jerez sarà la vera immagine della squadra e delle nostre possibilità. I test sono condizionati da troppi fattori, e le condizioni delle moto e dei piloti impossibili da valutare esattamente. Abbiamo raccolto risultati, dal lavoro invernale, ma dobbiamo insistere senza mollare mai”.
2014-09-03