RR CUP 2014 - Si recupererà il 6 settembre ad Imola la gara non disputata a Misano
Le qualificazioni di Misano hanno confermato le qualità della nuova formula
In anticipo rispetto alle previsioni, gli organizzatori della RR Cup 2014
sono in grado di comunicare che il primo round di Misano Adriatico, non
disputato in seguito all’annullamento di parte della manifestazione di
domenica 13 aprile, sarà recuperato sabato 6 settembre ad Imola.
La formula di gara sarà la seguente: dopo le prove libere del venerdì, le
classi della RR Cup (600 e 1000) effettueranno sabato un turno (anziché due)
di qualificazioni. Il risultato determinerà la griglia di partenza sia della
prova del sabato pomeriggio sia di quella della domenica. Gli orari degli
ingressi in pista saranno tempestivamente resi noti.
In questo modo, grazie alla collaborazione del Settore velocità di
Federmoto, titolare della Coppa Italia, sarà possibile offrire ai piloti
l’opportunità di giocarsi il campionato su tutte e cinque le prove
inizialmente in calendario e non su quattro. Inoltre gli iscritti come wild
card alla tappa di Imola avranno modo di disputare entrambe le gare (insieme
al turno di qualificazioni).
Per gli organizzatori si tratta di un impegno supplementare che va però
incontro ai desideri dei piloti e cioè poter scendere in pista il più
possibile, onorando così la propria passione e il proprio sport.
Ma intanto sono bastate le qualificazioni della prima prova di Misano per
confermare tutte le qualità della inedita RR Cup, la vera novità nel
panorama 2014 della velocità nazionale.
Trentadue i piloti al via nella 600, addirittura ben trentotto nella 1000 con prestazioni di altissimo livello e sostanziale equilibrio tra i vari gruppi di concorrenti. Nella classe inferiore la pole position è stata ottenuta dal giovane romagnolo Massimiliano Spedale (Yamaha), iscritto come wild card, che ha fatto segnare un 1’42”640 che, per appena 12 millesimi, gli ha consentito di tenersi alle spalle il lucano Michele Cloroformio (Yamaha). Da notare che alle spalle dei primi due, compresi in appena più di un secondo, si sono raggruppati ben cinque piloti e cioè Luigi Brignoli (MV Agusta) e Andy Rossi, Stefano Togni, Andrea Cressoni e Luca Ottaviani, questi ultimi tutti su Yamaha.
Ancora più equilibrata e quindi promettente sotto il profilo dello spettacolo la top class: alle spalle del poleman Emanuel Vallazza (Kawasaki, 1’40”4) si trovano infatti addirittura nove piloti in un secondo e cioè, nell‘ordine, Marco Ferroni ed Alessandro Rossi su Kawasaki, poi Marco Caspon e Paolo Mauri su Ducati, Roberto Iaquinta e Cristian Serri su BMW, e infine Ettore Carminati, Harald Lantschner e David Vieider su Kawasaki. Il ritmo elevatissimo della 1000 è risultato molto gradito a tutti i piloti e anche campioni e aficionados del Trofeo Amatori, come Alberto Arghittu, Mario Guarracino, Yuri Vacondio, Massimiliano Storai, Fabio Iannello e altri, proiettati improvvisamente dalle primissime posizioni a quelle di immediato rincalzo, hanno espresso soddisfazione per l’incremento delle prestazioni e per la competitività che ha acquistato la formula.
La Racing Riders Cup si propone come evoluzione del Trofeo Italiano Amatori di cui mantiene una caratteristica fondamentale, la soglia di sbarramento dei tempi fissata in 1’58” per la classe 600 e 1’57” per la classe 1000 (con possibilità di un ulteriore secondo di tolleranza), avendo come riferimento il Mugello.
Tale limite esclude la presenza di piloti che possano stravolgere le caratteristiche di equilibrio del trofeo ma ha aperto la porta a conduttori che, proprio nell’ambito del campionato Amatori, avevano sensibilmente migliorato le proprie performance o a driver particolarmente qualificati, confluiti verso la formula ideata da Daniele Alessandrini da altri trofei nazionali.
A supportare prestazioni così significative anche la scelta dei pneumatici, la monogomma Metzeler Racetec Interact K1 per la classe 600, con la facoltà di scegliere al posteriore tra il 180/55 oppure 180/60, e la monogomma Pirelli Diablo Supercorsa SC1 per la classe 1000 con l’opzione per il pneumatico posteriore delle misure 200/55 in mescola SC1 o 190/55 in mescola SC2. Con tale scelta sono stati messi a disposizione dei concorrenti i pneumatici più performanti che si possano trovare liberamente sul mercato.
Ciliegina sulla torta, il warm up della domenica mattina, esigenza sentita dai piloti in grado di esprimere le migliori prestazioni e che ha trovato puntuale accoglienza nel programma dei cinque round della Coppa Italia.
2014-09-05
Trentadue i piloti al via nella 600, addirittura ben trentotto nella 1000 con prestazioni di altissimo livello e sostanziale equilibrio tra i vari gruppi di concorrenti. Nella classe inferiore la pole position è stata ottenuta dal giovane romagnolo Massimiliano Spedale (Yamaha), iscritto come wild card, che ha fatto segnare un 1’42”640 che, per appena 12 millesimi, gli ha consentito di tenersi alle spalle il lucano Michele Cloroformio (Yamaha). Da notare che alle spalle dei primi due, compresi in appena più di un secondo, si sono raggruppati ben cinque piloti e cioè Luigi Brignoli (MV Agusta) e Andy Rossi, Stefano Togni, Andrea Cressoni e Luca Ottaviani, questi ultimi tutti su Yamaha.
Ancora più equilibrata e quindi promettente sotto il profilo dello spettacolo la top class: alle spalle del poleman Emanuel Vallazza (Kawasaki, 1’40”4) si trovano infatti addirittura nove piloti in un secondo e cioè, nell‘ordine, Marco Ferroni ed Alessandro Rossi su Kawasaki, poi Marco Caspon e Paolo Mauri su Ducati, Roberto Iaquinta e Cristian Serri su BMW, e infine Ettore Carminati, Harald Lantschner e David Vieider su Kawasaki. Il ritmo elevatissimo della 1000 è risultato molto gradito a tutti i piloti e anche campioni e aficionados del Trofeo Amatori, come Alberto Arghittu, Mario Guarracino, Yuri Vacondio, Massimiliano Storai, Fabio Iannello e altri, proiettati improvvisamente dalle primissime posizioni a quelle di immediato rincalzo, hanno espresso soddisfazione per l’incremento delle prestazioni e per la competitività che ha acquistato la formula.
La Racing Riders Cup si propone come evoluzione del Trofeo Italiano Amatori di cui mantiene una caratteristica fondamentale, la soglia di sbarramento dei tempi fissata in 1’58” per la classe 600 e 1’57” per la classe 1000 (con possibilità di un ulteriore secondo di tolleranza), avendo come riferimento il Mugello.
Tale limite esclude la presenza di piloti che possano stravolgere le caratteristiche di equilibrio del trofeo ma ha aperto la porta a conduttori che, proprio nell’ambito del campionato Amatori, avevano sensibilmente migliorato le proprie performance o a driver particolarmente qualificati, confluiti verso la formula ideata da Daniele Alessandrini da altri trofei nazionali.
A supportare prestazioni così significative anche la scelta dei pneumatici, la monogomma Metzeler Racetec Interact K1 per la classe 600, con la facoltà di scegliere al posteriore tra il 180/55 oppure 180/60, e la monogomma Pirelli Diablo Supercorsa SC1 per la classe 1000 con l’opzione per il pneumatico posteriore delle misure 200/55 in mescola SC1 o 190/55 in mescola SC2. Con tale scelta sono stati messi a disposizione dei concorrenti i pneumatici più performanti che si possano trovare liberamente sul mercato.
Ciliegina sulla torta, il warm up della domenica mattina, esigenza sentita dai piloti in grado di esprimere le migliori prestazioni e che ha trovato puntuale accoglienza nel programma dei cinque round della Coppa Italia.
2014-09-05