Fattorini firma il tris alla 46^ Cronoscalata della Castellana

Dopo i successi 2015 e 2017, il giovane orvietano ha di nuovo vinto in casa la prova umbra del TIVM sull'Osella Fa30 Zytek, precedendo sul podio l'abruzzese Di Fulvio, che in gara 2 ha cercato la rimonta sulla Lola Zytek di F3000 dopo noie al cambio, e l'eugubino Urbani con la Pa21 Honda. Spettacolo avvincente in ogni categoria, Under 25 a Filippo Ferretti, Coppa Dame a Deborah Broccolini, tanti appassionati e l'esordio nelle corse in salita della Wolf Thunder hanno caratterizzato un'edizione super
La Cronoscalata della Castellana resta in mani orvietane e resta in quelle di Michele Fattorini, scatenato vincitore sull'Osella Fa30 Zytek di una 46esima edizione che ha mantenuto tutte le promesse adrenaliniche della vigilia e andata in scena in una Orvieto soleggiata per tutti e tre i giorni dell'evento. Il pilota di Porano si è confermato velocissimo padrone di casa al volante dell'Osella Fa30 Zytek del Team Faggioli sulla quale ha per la prima volta “assaggiato” gli pneumatici Pirelli completando le due gare disputate sui 6190 metri del tracciato orvietano con il crono totale di 5'40”56. Al volante del prototipo monoposto, dopo aver già svettato in prova, Fattorini ha preso il comando in gara 1 con il tempo di 2'49”13 e ha poi gestito la guida di gara 2, conclusa in 2'51”43 alle spalle di Stefano Di Fulvio (Lola Evo Zytek). Un successo, anche in gruppo E2Ss, che permette al driver orvietano già protagonista del Campionato Italiano di “firmare” per la terza volta, la seconda consecutiva, l'albo d'oro della Castellana dopo i successi del 2015 e dello scorso anno, precedendo sul podio assoluto proprio l'abruzzese Di Fulvio, in gara 1 rallentato da noie al cambio, e l'eugubino Gianni Urbani, che sull'Osella Pa21 Honda oltre a vincere il gruppo Cn ha portato a due il numero di piloti umbri sui gradini che più contano. La 46^ Cronoscalata della Castellana, prova umbra del Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud, ha coronato l'intenso e meticoloso lavoro degli organizzatori dall'asd La Castellana, realtà sempre più dinamica nella gestione dei vari aspetti della manifestazione, che ancora una volta ha richiamato un consistente mix di pubblico e appassionati, gratificati da spettacolo, colpi di scena a non finire e crescente numero di piloti e auto da corsa al via (166 quest'anno).
Fattorini ha commentato così la sua terza vittoria a Orvieto: “Prima della gara avevo dei dubbi per la mia prima volta con le Pirelli ma mi sono trovato bene. In gara 1 ho commesso un paio di sbavature che non mi hanno permesso di attaccare il record assoluto. Fare bene nella gara di casa fa sempre piacere, sono davvero contento perché solo qualche giorno fa non eravamo neppure sicuri di poter prendere il via. Resta solo un piccolo rammarico per non aver fatto il record ma siamo stati comunque competitivi e vincere qui a Orvieto è sempre gratificante, oltre al fatto che ci fa concludere in maniera positiva una stagione spesso complicata”. Secondo sul podio assoluto e di gruppo E2Ss è salito Stefano Di Fulvio, il driver abruzzese all'esordio sull'estrema Lola Evo Zytek di F3000 del Team Dalmazia, sulla quale ha mostrato un elevato potenziale almeno nelle salite in cui non è stato afflitto da noie al cambio. Imprevisti capitatigli in prova 1 sabato e soprattutto in gara 1 domenica, quando per l'inconveniente non ha potuto attaccare a fondo, come invece ha fatto in gara 2, vinta con il tempo di 2'50”21, che però a quel punto non gli è bastato per l'improbabile rimonta su Fattorini: “Purtroppo nella prima salita si è rotta la seconda marcia al terzo tornante - ha spiegato Di Fulvio -; ho dovuto girare in terza i restanti tornanti, senza riferimenti. Eravamo partiti al meglio, eravamo a posto di assetto e con gomme Avon nuove. Difficile stabilire con precisione che tempo avremmo fatto, naturalmente, però credo che saremmo stati lì. Dopo le riparazioni ci interessava fare una gara 2 pulita per capire davvero il potenziale, che in effetti c'era”. Terzo assoluto e vincitore del gruppo dei prototipi Cn è Gianni Urbani, che ha colto un podio di rilievo grazie a una gara 2 in cui ha ritrovato il giusto ritmo d'attacco che, per sua stessa ammissione, il driver eugubino aveva invece smarrito nella prima salita di gara.
La lotta per il terzo gradino del podio ha infuriato a Orvieto e ha vissuto un momento decisivo quando in gara 2 si sono fermati per inconvenienti meccanici in vista del finale sia il calabrese Francesco Ferragina sull'agile Elia Avrio St09 Evo sia soprattutto il sardo Sergio Farris, che sull'Osella Pa21 Evo Honda era proprio terzo dopo gara 1 e per problemi al motore con tanto di perdita olio ha visto sfumare il podio assoluto e con esso anche la vittoria di gruppo E2Sc. Vittoria che tra le biposto a quel punto è stata agguantata sul filo di lana dal bolognese Franco Manzoni, anche quarto assoluto all'esordio sulla Pa21 Evo della categoria. La top-5 è stata completata dal tuderte Damiano Manni, in palla sulla Mygale M09 Fpt di F3 sulla quale ha concluso terzo sul podio tra le monoposto E2Ss alle spalle di Fattorini e Di Fulvio.
2018-10-22
Fattorini ha commentato così la sua terza vittoria a Orvieto: “Prima della gara avevo dei dubbi per la mia prima volta con le Pirelli ma mi sono trovato bene. In gara 1 ho commesso un paio di sbavature che non mi hanno permesso di attaccare il record assoluto. Fare bene nella gara di casa fa sempre piacere, sono davvero contento perché solo qualche giorno fa non eravamo neppure sicuri di poter prendere il via. Resta solo un piccolo rammarico per non aver fatto il record ma siamo stati comunque competitivi e vincere qui a Orvieto è sempre gratificante, oltre al fatto che ci fa concludere in maniera positiva una stagione spesso complicata”. Secondo sul podio assoluto e di gruppo E2Ss è salito Stefano Di Fulvio, il driver abruzzese all'esordio sull'estrema Lola Evo Zytek di F3000 del Team Dalmazia, sulla quale ha mostrato un elevato potenziale almeno nelle salite in cui non è stato afflitto da noie al cambio. Imprevisti capitatigli in prova 1 sabato e soprattutto in gara 1 domenica, quando per l'inconveniente non ha potuto attaccare a fondo, come invece ha fatto in gara 2, vinta con il tempo di 2'50”21, che però a quel punto non gli è bastato per l'improbabile rimonta su Fattorini: “Purtroppo nella prima salita si è rotta la seconda marcia al terzo tornante - ha spiegato Di Fulvio -; ho dovuto girare in terza i restanti tornanti, senza riferimenti. Eravamo partiti al meglio, eravamo a posto di assetto e con gomme Avon nuove. Difficile stabilire con precisione che tempo avremmo fatto, naturalmente, però credo che saremmo stati lì. Dopo le riparazioni ci interessava fare una gara 2 pulita per capire davvero il potenziale, che in effetti c'era”. Terzo assoluto e vincitore del gruppo dei prototipi Cn è Gianni Urbani, che ha colto un podio di rilievo grazie a una gara 2 in cui ha ritrovato il giusto ritmo d'attacco che, per sua stessa ammissione, il driver eugubino aveva invece smarrito nella prima salita di gara.
La lotta per il terzo gradino del podio ha infuriato a Orvieto e ha vissuto un momento decisivo quando in gara 2 si sono fermati per inconvenienti meccanici in vista del finale sia il calabrese Francesco Ferragina sull'agile Elia Avrio St09 Evo sia soprattutto il sardo Sergio Farris, che sull'Osella Pa21 Evo Honda era proprio terzo dopo gara 1 e per problemi al motore con tanto di perdita olio ha visto sfumare il podio assoluto e con esso anche la vittoria di gruppo E2Sc. Vittoria che tra le biposto a quel punto è stata agguantata sul filo di lana dal bolognese Franco Manzoni, anche quarto assoluto all'esordio sulla Pa21 Evo della categoria. La top-5 è stata completata dal tuderte Damiano Manni, in palla sulla Mygale M09 Fpt di F3 sulla quale ha concluso terzo sul podio tra le monoposto E2Ss alle spalle di Fattorini e Di Fulvio.
2018-10-22